Sono fermamente convinto che la bellezza abbia realmente una funzione terapeutica. Ogni volta che ho l’opportunità di osservare la bellezza davanti a un tramonto mozzafiato, a un’opera d’arte sublime, o semplicemente ai quei piccoli dettagli che impreziosiscono la quotidianità, sento dentro di me un senso di benessere, e di appagamento. La bellezza, in tutte le sue ampie e variegate manifestazione e possibili nature, possiede una forza straordinaria che riesce a toccare le corde più profonde dell’anima. Da sempre, dalla notte dei tempi fino ai nostri giorni, spesso frenetici, convulsi e stressanti, la bellezza rappresenta un rifugio sicuro, un balsamo per lo spirito. È come una carezza delicata che ci ricorda l’importanza di fermarsi, respirare, osservare, considerare tutto il bello e il buono da cui siamo circondati, con occhi nuovi. Permearsi di bellezza comporta vestire una sorta di abito capace di argine, limitare o addirittura far scoparire il malessere fisico e psichico. La bellezza non è mai da sottovalutare perché ha la capacità di rigenerare le nostre energie mentali e fisiche, offrendoci momenti di sollievo e ispirazione. Kafka affermava : “Chi conserva la facoltà di vedere la bellezza non invecchia mai.” Questa visione sottolinea come la bellezza non solo ci offre conforto, ma ci mantiene anche vitali e giovani nell’animo. La bellezza è più di un piacere estetico, è una fonte di equilibrio e benessere interiore. Attraverso la contemplazione della bellezza, riscopriamo la nostra connessione con ciò che ci circonda e con noi stessi. In questo senso, la bellezza diventa una forma di terapia quotidiana, un invito a vivere con consapevolezza e gratitudine, mantenendo viva quella scintilla di meraviglia e giovinezza che ci accompagna nel viaggio della vita.
Firenze 9 giugno 2024


Galleria dell’Accademia di Firenze https://www.galleriaaccademiafirenze.it/
Ph riccardorescio

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