Stando ad Erodoto, per quanto riportato nel suo libro sulle Tradizioni Greco-Egiziane intorno all’Egitto, le Tradizioni sono quel complesso di memorie, notizie e testimonianze trasmesse da una generazione all’altra. Ciò che affascina nella definizione di Tradizione di Erodoto, è la parola memoria, a cui paradossalmente nel tempo non si è data la giusta valenza, il giusto peso, la determinante importanza, perché la memoria è effettivamente quella inalienabile componente che permette al nostro cervello di elaborare, gli elementari e complessi processi necessari alla singola sopravvivenza, ma concorre, con la somma delle singole personali testimoniane, ricordi, notizie, fatti e avvenimenti, alla formazione della Memoria Collettiva, che permette ad un popolo di non estinguesi. Il presepe è una di quelle tradizioni popolari fortemente sentite un tempo, che nel corso degli anni è stata lentamente abbandonata, come tantissime altre che caratterizzavano e identificavano le Terre Uniche delle nostre 20 Regioni. Natale in casa Cupiello con “Te piace o presepe” di Edoardo De Filippo, in duetto il figlio Luigi de Filippo, marca la iniziale disaffezione delle nuove generazioni alle tradizioni e ai valori. Tradizioni legate alla fede, ma non solo, che avevano la capacità di rafforzare lo spirito identitario di una comunità, attraverso momenti di socializzazione e convivialità. Comportamenti che non avevano nulla a che fare con le degenerazioni che hanno successivamente e perversamente, stravolto il vero e profondo senso di orgoglio, appartenenza, identità, trasformando questi positivi valori in orrendi disvalori, come il nazionalismo, il sovranismo, il razzismo e l’integralismo. La Storia che insegna, ma non a tutti in egual misura, è comunque ciclica, si ripete, ma mai nella stessa maniera e troppo spesso con gli stessi nefasti effetti. Comunque i corsi e i ricorsi storici ci ripropongono anche cose del passato, che alla luce del confronto, si possono rivalutare e maggiormente apprezzare. Forse con un po di curiosità, un pizzico di novità, un granellino di voglia di evasione, potremmo scoprire leggende, costumi, usanze, ritualità, delle nostre tradizioni popolari, che ogni singolo luogo del nostro straordinario Paese conserva. L’Italia, infatti è il più grande giacimento di bellezza, ma anche il maggiore concentrato di meraviglie, in ogni sua singola località custodisce straordinarie storie da raccontare, bellissimi posti da far vedere, squisiti sapori da far assaggiare e coinvolgenti eventi da far vivere. Saremo solo noi con la nostra voglia di avventura e di scoperta fare in modo che le nostre tradizioni non vadano perse, dimenticate, abbandonate, non farlo significherebbe contribuire alla progressiva perdita della nostra identità.